Onorevoli Colleghi! - La riforma delle istituzioni di alta formazione e specializzazione artistica e musicale, di cui alla legge 21 dicembre 1999, n. 508, avendo costituito, fra l'altro, Istituti superiori di studi musicali con ordinamento autonomo sottratti all'ambito della istruzione superiore e fatti rientrare nell'ambito della formazione universitaria, ha comportato, per gli eventuali studenti ciechi e ipovedenti frequentanti i Conservatori di musica, l'inapplicazione di fatto del diritto all'educazione e all'istruzione, nonché quello alla piena integrazione scolastica delle persone disabili nelle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado sancito dalla legge 5 febbraio 1992, n. 104.
E questo, in particolare, perché, a differenza di quanto avviene negli altri livelli di scuola (così come pure a livello universitario, dove è comunque prevista la presenza di un tutor), nei Conservatori di musica, per effetto dell'incertezza di una precisa disciplina di riferimento, risulta praticamente impossibile individuare e reperire assistenti specializzati che operino a sostegno degli studenti minorati della vista e che siano in grado di conoscere i princìpi della segnografia musicale Braille, unico strumento attraverso il quale i medesimi studenti possono leggere ed eseguire i testi musicali.
Per ovviare a questa grave disparità di trattamento, che arriva a vanificare nel caso concreto il percorso di integrazione scolastica e, di conseguenza, il diritto allo studio di questi giovani, si propone di rafforzare e di integrare le disposizioni